Un carcere moderno

Giovedì pomeriggio papà Ovo ha accompagnato Pica ad un “open day” anticipato nella suola dei grandi, leggesi liceali. “Anticipato” perché la cucciola è ancora in seconda media e di tempo ce n’è.

Comunque, si diceva, papà e cucciola arrivano in perfetto orario e parcheggiata la vettura si dirigono verso scuola dove già si vedono un gruppo di 12enni timidi in attesa.

Papà…
Dimmi Pica.
Ma qui sono tutti grandi.
Tranquilla Pica, sono grandi ma sarai grande anche tu quando (e se) vorrai venire qui.


Pica…
Dimmi Papà.
Hai paura?
Un pochino.
No, dai, stai tranquilla, vedi.. ci sono un sacco di ragazzi che come te stanno… Pica?…Pica???
….Scusa papà ho visto la mia amica, ci vediamo tra un paio di ore, vai pure a casa, ciao!


La paura di Pica verso la scuola dei grandi è durata il tempo di mezzo tragitto tra il parcheggio e l’ingresso della scuola; poi, in serata, Pica ha finalmente partecipato alle discussioni scolastiche “alla pari” avendo visto la pittoresca prof dell’Ovetta, la temuta prof del Monno, il mitico Bidello, l’amica dell’Ovetta (già ampiamente nota alla cucciola e quindi salutata con timidezza con la manina).

Vabbè Pica..  però non ci hai detto se ti è piaciuta?

Papà… è difficile da dire. A me sarebbe anche piaciuta però gli studenti che ci hanno fatto fare i laboratori ci hanno anche detto che loro queste cose non le fanno mai; e allora mi dico perché farle? E poi, c’erano tanti ragazzi e ragazze ed erano tutte interessati e questo è bello; ho anche conosciuto una ragazza che conosce una mia amica dell’Atletica e abbiamo fatto amicizia e però… quelle finestre!
… E cos’hanno le finestre?
Le inferiate! Sembra di stare in carcere!
Vabbè e dimmi: hai avuto ancora paura?
NO!

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