La tempesta

I nuvoloni, enormi, neri e tonanti, sono apparsi d’improvviso lo scorso settembre.
Non invitati e inaspettati.
Gli Ovetti hanno vissuto quei giorni con stupore, quasi non accettando il fatto che fossero comparsi a rovinare tutto.
Ma loro erano lì, e non c’è voluto molto per capire che erano lì per restare, che non se ne sarebbero andati. 
Loro erano lì e ogni giorno diventavano più grossi, più neri, più tonanti.
Loro erano lì e con la loro presenza annunciavano una tempesta come non ne avevamo mai viste.

In questi mesi, impotenti, abbiamo visto quei maledetti avvicinarsi sempre di più.
Ora piano piano, quasi impercettibilmente, ora veloci e inarrestabili fino a coprire quasi tutto il cielo; cosa che han fatto domenica scorsa.

Il giorno dopo, infine, è arrivata la tempesta.

E non ne avevamo mai viste di così.  

Oggi gli Ovetti al gran completo sono andati ad una gara del Monno e di Pica.
E’ stata una mattinata piacevole, sono stati bravi e, per l’occasione, a tifare oltre gli augusti c’era anche l’Ovetta.
Faceva freschino, ma un bel sole riusciva a riscaldare, per quanto un sole di fine febbraio possa riuscirci.  

La tempesta non c’era più.
O almeno non ve ne era traccia, fuori, all’esterno.
La tempesta rimane ancora viva nei nostri pensieri ma piano piano impareremo a conviverci e forse, infine, a farci anche pace.

Ciao Nonno Carletto.

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