Grazie alle moderne telecomunicazioni lo scorso martedì, sopra i cieli europei qualche decina di byte ha viaggiato in lungo ed in largo tra la scuola dell’Ovetta e papà ovo che rispondeva ora da Bruxelles, ora da Bilbao.
Decriptando i bytes si poteva leggere in chiaro la seguente conversazione…
Emmm….
Dimmi Ovetta
Potrebbe essere che vi sia la possibilità che il prossimo fine settimana si festeggi il compleanno della mia amica A.
(lo scaltro padre, fiutato il pericolo dovuto al fatto che 1) il festeggiamento di un compleanno non è mai stato un problema , 2) l’Ovetta a quanto pare ha dato una qualche importanza alla comunicazione e 3) di fatto non ha detto nulla ma ha usato un sacco di parole; opta per un approccio generico e ributta la palla nell’altro campo.)
Ok. Cosa pensate di fare?
Emmm…
…
…
Si, cioè no, allora A. e la sua amica F. pensavano di andare alla Tsunami.
(lo scaltro padre… che è appunto scaltro… ribatte la palla.)
Beh diciamo che il nome non promette bene, ma cosa sarebbe? (come se non lo sapessi, pischella.)
“Un locale dove si balla”
…
…
A questo punto, papà Ovo è stato indeciso sino all’ultimo tra due differenti risposte:
1) L’approccio da fine pedagogo: gli suggeriva di rimarcare il fatto che chiamare una discoteca “locale dove si balla” e non “discoteca” era un chiaro segnale di allerta in un sano rapporto figlia-genitore; molto meglio sarebbe stato chiamarlo con il suo nome contando magari sulla distrazione dello scaltro ma vetusto padre che magari non si sarebbe accorto del balzo quantico che una simile uscita avrebbe comportato.
2) l’approccio da stratega: gli suggeriva un applauso a scena aperta alla figlia che tentava il mascheramento lessicale puntando magari sul fatto che lo scaltro ma vetusto padre avrebbe potuto confondere il “locale dove si balla” con una balera anni 60 oppure con una sala da domenica pomeriggio in oratorio o perfino con uno scantinato condominiale con luci soffuse e 33 giri a rotazione… se solo lei avesse saputo di cosa stia parlando ora.
Ma la risposta è stata poi repentina e frutto dell’esperienza.
“Ovetta, facciamo che ne parliamo quando avrete la versione 15.3 del vostro fine settimana e non la 1.0 visto che cambiate così tante volte che non si sa mai cosa fate fino all’ultimo.”
Sabato sera l’Ovetta si è vista un film con i fratelli.
Per ora il “locale dove si balla” (e conseguenze) non si è palesato.
Lo Tsunami è rimandato.
Tsunami