Sono furbissimo!
…???
Mamma Ova ascolta: sai che tra poco arriva il ciccione di rosso vestito.
Sì…
E che diventeremo matti a cercare i regali?
Sì…
E che da qualche anno, onde evitare di arrivare a sentire il pargolo di turno cincischiare fino al 24 per poi dirci… “non lo so cosa voglio” ho messo una data limite, una linea Maginot, un limite invalicabile prima del quale s’ha da esternare i propri desiderata
Sì…
E che tale barriera irremovibile, tale confine inviolabile è stato scelto essere il 1 dicembre.
Sì…
Ecco! Io, furbissimo, quest’anno glielo anticipo al venerdì prima, anzi al giovedì!
uh…
Noto che non cogli la sottile eppur dirimente differenza.
Sarebbe…
Che se ci dicono cosa gradirebbero ricevere per Natale questo giovedì, noi il giorno seguente compriamo tutto, ma proprio tutto perché è il black Friday e con i soldi risparmiati ci scappa una cena…
Ah…
… in pizzeria…
Ah…
…da solo…
Ah…
Senza alcolici.
Ah, ecco.
Giovedì pomeriggio, causa trasferta lavorativa di papà, le letterine sono arrivate alla spicciolata e in digitale.
Pica ha optato per un suo grande classico: l’ha buttata in quantità! Un lungo elenco composto di 15 punti ben dettagliati in modo che tutto si possa dire tranne “non l’ho trovato!”; tra l’altro i 15 oggetti del desiderio erano accumunati dall’incredibile particolarità di non godere di nessunissimo sconto sul noto portale di acquisti on line.
Il Monno, trasgressivamente, ha programmato l’invio della missiva alle 23,59… quando suo padre era già in fase REM da ore. Anche qui nulla che si possa trovare in un qualsiasi negozio, piuttosto la conferma che la giornata al Roland Garros questa estate gli è piaciuta molto e che di tornei di tennis il mondo è pieno; capito eh? Nei giorni seguenti si è fatto una prima scrematura ed ora siamo alla scelta finale.
L’Ovetta ha dato fiato a quello che sta diventando un suo grande desiderio… grande in tutti i sensi, anche qui troppo grande per poterlo trovare on line e in sconto. Grande quanto un semestre, un semestre da passare in una scuola oltreoceano.
Vabbè, altro che Black… Per noi White Friday e … niente pizza!