Buon Compleanno Pica #12

A te che, a dispetto della paura per i cani, per i gatti e per gli animali in generale, quest’anno hai deciso di voler fare una settimana in un campus…. Con i cavalli! E nonostante la nostra diffidenza in realtà ti sei trovata bene, ti sei divertita. “Sei andata anche a cavallo?” “Certo! Quasi tutti i giorni!… cosa credete?”

A te che ormai quando sei in aeroporto chiedi informazioni sul numero dei corridoi dell’aereo di turno, su quanto pesante sarà il Jet Lag, sulla varietà dei film in cabina e sul numero di pasti, lasciando basiti i vicini di coda al check-in… Frequent flyer in erba…

A te che ogni tanto sparisci e ti si ritrova tra i lego dove i personaggi di Friends e di Harry Potter si mischiano in un mondo immaginario e fantastico che ogni giorno si ricrea sempre nuovo. A te che inventi storie e personaggi ma tutto deve avere una logica, un disegno ben preciso che solo tu riconosci, a te che sai giocare da sola e lo vivi come un privilegio.

A te che organizzi il tuo tempo in modo preciso, a te che per studiare fai schemi colorati, usi evidenziatori, a te che adori i post-it. A te che scrivi con una calligrafia ordinata, a te che il raccoglitore di inglese ha esattamente quattro sezioni e non una di più e non una di meno, a te che i colori dei pastelli devono essere in gradazione.

A te che non ami i dolci, che ti concedi al massimo qualche fetta di torta al cioccolato, ma che sei golosa delle caramelle gommose e zuccherose.  A te che le scambi con le compagne ma ne tieni una piccola scorta nascosta per i momenti difficili. 

A te che leggere un libro è un’esperienza totalizzante, che quando entri nel vortice della lettura, scompari e sei sempre sul letto con il volume fra le mani e il tuo mondo si ferma. A te che esci da questo tunnel in quattro o cinque giorni, consegnando a mamma Ova il libro … con espressione soddisfatta “Letto!” e torni alla vita normale.  A te che quest’anno hai letto l’ultimo Harry Potter…. L’ultimo!!!… ed è stata una piccola sciagura!

A te che quest’anno hai accettato delle Pichiasi (tradizionali festeggiamenti del tuo genetliaco) in formato minore… un segno che diventi grande. A te che quest’anno hai comunque fatto una festicciola tra amiche, poche e ben selezionate, dove si è giocato, si è mangiato, si è visto un film, si è riso e scherzato e il tutto senza drammi, pianti e isterie… un segno molto grande che diventi grande!

A te che sfrecci sulle vie di Ovetti town ormai in totale autonomia e al mattino per andare a scuola parti con larghissimo anticipo perché lungo la strada devi raccogliere tutte le amiche. A te che sei l’unica di cui mamma e papà possano fidarsi del fatto che sei uscita di casa hai portando con te sicuramente le chiavi.

A te che continui il rapporto da vecchia coppia di coniugi con il Monno, che lo rimbrotti per qualsiasi cosa, ma poi giochi a volano con lui in giardino o tifi per la sua squadra del Fanta F1, che ti lamenti del suo disordine ma risolvi i quesiti di matematica del Kangarou con lui.  A te che vedi sempre l’Ovetta come la ragazza grande per eccellenza, a te che ti intrufoli nelle sue conversazioni con le amiche e le ascolti con ammirazione. A te che hai uno stile tuo ma non ti fai nessun problema ad indossare, due anni dopo, con fierezza i vestiti dell’Ovetta e alla fine stai anche rivalutando le sue scelte dei colori che all’inizio ti sembravano molto tristi. 

A te che sai tutti i pettegolezzi della tua classe, della tua scuola e anche delle classi di Monno ed Ovetta che – per inciso – vanno al Liceo in una scuola completamente diversa dalla tua… “Papà, cosa vuoi che ti dica? A tavola non si parla d’altro! Per forza che so queste cose!”.

A te che alla sera possiamo vedere in TV quello che si vuole… purché sia stato scelto e approvato da te; ma in totale libertà si intende, basta che sia quello che vuoi tu e non ci sono problemi.

A te che ritorni a casa da scuola e alla domanda “Come è andata?” rispondi sempre con entusiasmo “Molto bene”. E quando raramente questo non accade, allora scoppi a piangere perché “… È successo un fatto gravissimo, si è perpetrata una profonda ingiustizia, si profilano aspetti penali”, ovvero i tuoi compagni hanno fatto – come al solito – i diavoli a 10 in classe e vi siete beccati una punizione collettiva. 

A te che sei luminosa e vivace, a te che hai un carattere deciso e vai diritta alla meta. A te che ti inventi qualsiasi scusa per non sparecchiare la tavola, a te che adori fare un gioco di enigmistica con mamma Ova “…perché così abbiamo il nostro momento, no?”. A te che non dimentichi mai, nemmeno un giorno, di dire “Ti voglio bene”. A te che sei diventata alta ma ci abbracci ancora, a te che sei permalosa ma sai prenderti in giro e hai capito che usare l’ironia apre mille porte. A te che cerchi il tuo talento, in mezzo ai tuoi fratelli, e ti stupisci di essere in fondo contemporaneamente così simile e diversa da loro. A te che sorridi con gli occhi, a te che stare in famiglia ti rassicura, a te che stai diventando grande. 

Si, proprio a te,

Buon compleanno Pica

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