La prima sera, papà Ovo e mamma Ova si sono concessi una serata al solito ristorante dove ogni anno festeggiano la loro temporanea ed effimera totale libertà. Non è un ristorante stellato, nemmeno particolarmente rinomato, ma è lì… ogni anno lo rivedono in questa settimana super-particolare.
La seconda sera, la coppietta si è regalata un altro gran classico: cinema sotto le stelle in villa reale. Serata calda, ma non caldissima, poche zanzare e piccolo bijoux di film indipendente.
La terza sera, i due, dopo tanta attività sociale a cui, ovviamente, non sono più abituati, si spalmano sul divano in totale libertà per riprendersi.
La quarta sera, gli Ovo adulti esagerano: prendono la macchina e si concedono una cena con amici parmigiani a metà strada in un ristorantino all’aperto a mangiare cose semplici in allegria.
Insomma… i coniugi Ovetti erano, evidentemente, senza prole per (soli) 4 giorni oppure per (ben) 5760 minuti che fa più scena.
Neanche tanto incredibilmente durante questo tempo, le scarpe erano tutte nell’armadio al loro posto, in frigo c’era l’acqua e le bottiglie non stazionavano vuote in cucina, il divano era disponibile e i cuscini non erano sul tappeto. E, per la meraviglia di mamma Ova, la lavanderia non era esplosa. Altrettanto non incredibilmente in casa Ovetti regnava una calma ed un silenzio… stupefacenti… fino alla quinta sera.
La quinta sera, i ragazzi sono tornati ed il tutto è, leggermente, cambiato.
Ma per fortuna sono iniziate le olimpiadi che sono, da sempre, un momento in cui gli Ovetti si trovano sempre d’accordo. E casa Ovetti si è nuovamente trasformata … in una non-stop televisiva sull’evento, cosa eccezionale perché la televisione solitamente è un elettrodomestico abbastanza ignorato e in disuso durante tutto l’anno. Tranne che ogni 4 anni, nel periodo olimpico.
Quindi, nel caso doveste venirci a trovare, non vi preoccupate se in salone vedrete uno schermo da 100 pollici (reali) sempre acceso, per permettere agli Ovetti di spaziare dal surf al volley, dal nuoto all’atletica, dal tiro con l’arco alla ginnastica artistica. E i vicini di casa dovranno portare molta pazienza visto gli urli di incitamento che coinvolgono grandi e piccoli non appena si intravede all’orizzonte una medaglia azzurra.