E’ tradizione di Ovocity che il lunedì di pasquetta i ragazzi della terza media partano per una tre giorni romana agli ordini del “Don” per udienza papale.
Gli Ovo genitori, sebbene tendenzialmente approvino tale gita in quanto “formativa per i ragazzi che imparano a stare da soli e bla…. Bla…. Bla…..”, in realtà hanno una certa malcelata fifa in quanto lo scorso anno l’Ovetta tornò soddisfattissima e stanchissima; si buttò a letto e li restò in catalessi per 24 ore salvo poi svegliarsi con febbre, mal di testa e…. covid.
Quest’anno era il turno del Monno.
Lunedi mattina alle ore 5:40 la sveglia è suonata nel silenzio della notte più profonda… o almeno così sembrava agli Ovo genitori.
Venti minuti dopo un gruppo di adolescenti abbastanza assonnato dava il benvenuto a papà Ovo (assonnato pur’esso) e al Monno (decisamente più assonnato di tutti) davanti al pullman in attesa di partenza.
Dieci minuti dopo, ultimo come una vera rockstar, il Don arrivava, benediceva i genitori astanti con la formula “Tornate pure a casa… per i prossimi due giorni siete liberi ma ogni tanto pensate a me!” e ordinava il “tutti a bordo!”
Salvo poi aspettare il classico ritardatario che non può mancare mai.
Nei giorni successivi, stante i cellulari vietatissimi, del Monno si avevano solo vaghe informazioni più che altro estrapolate da qualche foto arrivata: un Monno (vicino al suo amico) stravaccato per terra, un Monno (vicino al suo amico) con cartellone in piazza San Pietro, un Monno (vicino al suo amico) tramortito da un pistolotto del Don, un Monno (vicino al suo amico)…. Insomma abbiamo capito che il Monno è stato vicino al suo amico.
Poi, mercoledì sera, come da programma il pullman è tornato al posto di partenza, il Don è sceso baciando tutti al grido di “È finita, è finita! Non ne ho perso nemmeno uno neppure stavolta” e quel che rimaneva del Monno è rientrato a casa.
Siamo così venuti a scoprire che:
1) parte del cibo preparato era ancora nello zaino… dopo tre giorni (!)… “Mamma, non avevo tempo!”
2) la prima sera sono letteralmente crollati sul letto… vestiti… “Mamma, ero stanchissimo”
3) le seguenti mattine la sveglia era tra le 5 e le 6: il Don ha applicato pedissequamente la tattica “sfiancali o ti sfiancheranno loro”.
4) il viaggio in bus da Roma a Ovo city è paragonabile per lunghezza a un Milano – Bari e ritorno in lambretta.
5) “Sono stato molto con il mio amico”…. Ma questo in realtà lo avevamo già capito.
Comunque gli Ovo genitori sono molto contenti… il Monno si è divertito tantissimo e soprattutto, malgrado abbia passato i seguenti giorni in coma totale, non ha il covid!
Sfiancali!