Lei è andata via piano piano dicendo “Ciao Papà. Io vado” guardando il vecchio con gli occhi per esser rassicurata… almeno un poco.
Lei ha cercato un po’ timidamente che qualcuno le si avvicinasse e poi si è tranquillizzata quando qualcuno le ha stretto la mano presentandosi.
Lei è corsa indietro a rassicurare il suo anziano genitore che adesso sì, era davvero tutto a posto e che poteva rimanere da sola per davvero.
Ecco, lei pochi mesi fa ha cominciato l’avventura delle scuole superiori in questo modo e poi, ma praticamente da subito, ha capito che le scuole medie erano finite e che anche se qui era un po’ più duretta, si poteva adeguare trovando il suo ritmo. Lei ha trovando anche un’amica con cui uscire, ridere, condividere, fare anche qualche compito insieme e stare bene.
Lei allo stesso tempo ha dovuto ingoiare l’amaro boccone dell’impossibilità di continuare a nuotare.
E allora lei ha fatto buon viso a cattivo gioco e, praticamente obbligata dai vetusti a scegliersi uno sport, si è fatta convincere e si è rassegnata ad uniformarsi ai suoi fratelli e a diventare un’atleta di atletica leggera.
Lei viene un po’ presa in giro dai suoi istruttori che le hanno fatto provare il salto in lungo, il salto in alto, lo sprint, il getto e più ne ha più ne metta ed alla fine hanno optato per il mezzofondo.
Lei esce da casa sempre con quella faccia che dice più o meno “Stavolta non ce la faccio a sopravvivere”… e poi torna a casa distrutta ma soddisfatta. Sempre un pochino di più.
Lei, da un po’ di tempo, arriva al campo alle 17,30 ma anche se l’allenamento inizia alle 18. “Sì, ma arriviamo tutti un po’ prima”… segno che poi non si sta così male in quel posto.
Lei pare che alla fine sia pure bravina nel mezzofondo… se solo togliessero quei “pericolosissimi” ostacoli dal tracciato.
Lei insomma ha avuto un periodo con qualche cambiamento piuttosto rilevante ultimamente.
Ecco, sabato lei è stata addirittura premiata come partecipante alla miglior squadra provinciale dello scorso anno… e il fatto che lei lo scorso anno non fosse in squadra… beh… ha fatto ridere un po’ tutti a cominciare da lei.
Ma soprattutto lei sabato ha ricevuto la prima pagella delle superiori: e con una pagella così non si può che dirle brava.
Sì, lei è proprio brava… la nostra Ovetta!