Domenica
Papà ovo, appena arrivato in aeroporto a Madrid, si accinge al banco autonoleggio quando realizza di aver dimenticato la patente a casa…Gasp!
Con finta faccia da tonto si rivolge alla commessa che… stranamente (chi l’avrebbe detto!)… lo rimbalza senza batter ciglio.
Dopo varie auto-imprecazioni papà Ovo vaglia le possibilità che gli si offrono:
a) Rubare una macchina… stante la sua abilità di ladro, la possibilità di dover chiamare un avvocato penalista spagnolo sarebbe troppo elevata…. Scartata.
b) Prendere un taxi con cui fare nei successivi 6 giorni un migliaio di Km…. Conseguente esborso da bancarotta o notaspesa da licenziamento…. Scartata.
c) … non resta che il piano “C”…
Papà Ovo dismette quindi l’abito del professionista in trasferta lavorativa per una grossa multinazionale tedesca e indossa l’abito, tanto caro al suo amico M., di Italiano in vacanza che deve pur sempre in qualche modo risolversela.
Vaglia le varie agenzie di autonoleggio presenti, sceglie la più misera tra tutte, quella nell’angolo in fondo dove al desk un nerd sta giocando sul telefonino mentre addenta un cheeseburger. Parte lancia in resta verso il nerd e lo sommerge di parole con un pistolotto enciclopedico il cui condensato sarebbe: “È inconcepibile… l’agenzia sua concorrente non vuole darmi una macchina solo perché non ho la patente fisicamente qui con me. Ma, come vede, ne ho una foto sul telefonino, ho però fisicamente la carta d’identità perché la sicurezza deve venire prima di tutto e non mi è mai successo che non mi dessero la macchina io che viaggio così tanto (vabbè….. in questo periodo poi…) tra la Gran Bretagna, e la Germania, gli stati Uniti (???) e Shangai (esageriamo!) … mai vista una cosa del genere, ma le pare?… Eh?…. vabbè: che macchina può darmi?”
Il Nerd abbozza colpito dal pistolotto di papà ovo e gli allunga le chiavi di una Seat ammaccata ovunque.
Papà ovo ha passato i seguenti 5 giorni guidando come un neopatentato sempre attentissimo a non pensare neppure di poter fare qualsiasi lievissima infrazione.
Mercoledì
Tepore… rilassatezza… luce filtrante… pace… quel dormiveglia in cui ti crogioli mentre sai che stai dormendo della grossa finchè…
DRIIIIIN DRINNNNN !!!!!
… maledizione… la sveglia…
DRIIIIIIN
… la sveglia…. Che strano suono che fa stamani la sveglia….
DRIIIIINNNN
Papà Ovo apre un occhio…. Non è la sveglia…. È papà M…… che chiama?…. a notte fonda?….. Oh…. Cosa sarà successo?
DRIIIIINNNNN
Papà Ovo afferra il telefono e con la miglior voce possibile “Pronto, tutto ok?”
Nei successivi due minuti Papà Ovo ha realizzato che:
1) non era notte fonda;
2) al contrario era l’ora in cui l’Ovetta si sarebbe dovuta trovare al rendez-vous con papà M. incaricato di portarla a scuola sotto un diluvio torrenziale;
3) l’Ovetta stava bellamente dormendo esattamente come tutto il resto della famiglia;
4)…. In soldoni papà Ovo si era dimenticato di puntare la sveglia.
Venerdì
Papà ovo ha impartito a tutti i componenti della sua famiglia (e anche di altrui famiglie) un rigido diktat su chi dovesse andare a portare e riprendere tutti i figli a scuola, chi dovese portarli e riportarli ad inglese, ecc…ecc… perché lui, papà Ovo, quella mattina proprio non poteva stante il suo appuntamento improrogabile a Milano.
Poi, alle 7,40, ha acceso il motore ed è partito alla volta di Milano, ha aperto l’agenda per controllare l’indirizzo preciso ed impostarlo sul navigatore ed ha letto per bene l’appuntamento salvato per il suo importante appuntamento: “Oggi Milano, ore 16.00”
È rientrato a casa, ha ribaltato nuovamente tutti i compiti di due famiglie perché si era dimenticato che l’appuntamento non era proprio in mattinata e che per arrivare a Milano non servivano 9 ore.
Per la prossima settimana papà Ovo ha fatto un fioretto a se stesso: “dimenticarsi di dimenticare”!