Domenica scorsa si è presentato a Linate in perfetto orario.
Ad attenderlo papà Ovo che l’ha trasportato nell’Ovetti-town dove mamma Ova teneva a bada l’eccitazione di tutti gli Ovetti che hanno passato la prima mezza giornata a studiarlo manco fosse un extraterrestre.
“Lui” è di origini indiane, i suoi genitori sono immigrati a Chicago poi si sono trasferiti tutti ad Houston e ora studia al MIT di Boston; per le prossime tre settimane sarà nostro ospite mentre insegnerà nella stessa scuola dove insegna mamma Ova.
Gli Ovetti hanno reagito in modo positivo… praticamente alla grande.
Il Monno l’ha subito accettato con entusiasmo visto che “lui” ha accettato di buon grado di essere sfidato a calcetto; il Monno ha pure vinto e quindi ora l’adora.
L’Ovetta lo mostra alle sue amichette che passano per casa come il suo grande trofeo; si gode i pranzi con “lui” in cui farfuglia qualche frase di inglese ma quasi sempre capisce cosa le viene chiesto e si arrabbia quando un giorno non riesce a vederlo, per impegni vari, manco fosse il più grande dei suoi amici.
Pica, vincendo tutte le sue interne ritrosie, gli parla in perfetto italiano ma ogni tanto usa, a caso forse, qualche termine inglese e se la spassa alla grande; quando poi “lui” ha avuto la straordinaria idea di regalarle un cioccolatino l’ha conquistata definitivamente.
Gastronomicamente “lui” si sta adattando alle usanze autoctone di una famiglia del Nord Italia a gennaio. Presentatosi come “vegetariano”, ha poi cominciato a mettere in dubbio i suoi principi alimentari davanti al risotto alla Monzese (con salsiccia), ha ceduto di fronte alla pasta alla carbonara ed ha deciso di mettere in pausa il suo vegetarianismo dinnanzi allo speck trentino e al fiocchetto toscano. Per ora ha tenuto il colpo davanti agli spaghetti con le vongole ma papà Ovo non ha fretta… cederà… Ha chiaramente capito la differenza fra il parmigiano e il parmesan e ora ne ingurgita quantità spropositate. E poi vogliamo parlare di un espresso??? Pardon… decine di espressi!
Per essere indipendente va al liceo del paese confinante in bicicletta quando fuori ci sono -2° e spesso pure Mamma Ova – e qui i più si domandano come ella sia sopravvissuta al gelo – , qualche volta parla di matematica con Mamma Ova e di questi dialoghi si capisce poco ma il problema non è l’inglese, ha accettato di tenere una lezione, nella prossima settimana, nella classe dell’Ovetta e questo weekend se la sta giustamente spassando a Venezia. Usa la doccia appena può, usando una quantità di acqua che laverebbe tutta la famiglia e non disdegna di passare le serate a giocare in famiglia a Cluedo (in italiano) senza capirci un tubo.
Ha un difetto… il nome.
Papà Ovo ci ha provato a chiamarlo con il suo nome ma, francamente, è impossibile.
Così l’ha battezzato Jack! Ed ora è Jack per tutti.
Jack starà con noi ancora per un paio di settimane… crediamo… visto che bene bene non sappiamo quando tornerà a casa.
Ben arrivato Jack!
Jack… uno di noi