Tre settimane fa
“Papà….”
“Dimmi Monno”
“Domenica andiamo in bizicletta?”
“Accipicchia Monno, abbiamo una festicciola di compleanno di un’amica dell’Ovetta! Magari un’altra volta, va bene?”
“Va bene” (“che ti posso dire… se non mi vuoi portare… in fondo sono un bimbo buono e accetto di buon grado senza troppo arrabbiarmi anche se in fondo sono un POCO deluso).
Due settimane fa
“Papà….”
“Dimmi Monno”
“Domenica andiamo in bizicletta?”
“Mannaggia Monno, e come facciamo? Diluvia! Magari un’altra volta, va bene?”
“Va bene” (“che ti posso dire… se non mi vuoi portare… in fondo sono un bimbo buono e accetto di buon grado senza troppo arrabbiarmi anche se in fondo sono un ABBASTANZA deluso).
Settimana scorsa
“Papà….”
“Dimmi Monno”
“Domenica andiamo in bizicletta?”
“Va bene Monno, però… ecco vedi…. Solo questa domenica possiamo andare sui cavalli e a vedere pescare….! Magari un’altra volta, va bene?”
“Va bene” (“che ti posso dire… se non mi vuoi portare… in fondo sono un bimbo buono e accetto di buon grado senza troppo arrabbiarmi anche se in fondo sono un MOLTO deluso)
In settimana
“Mamma…”
“Dimmi Monno”
“Mentre tiri fuori la macchina dal garage posso salire sulla mia biziclettina? Solo un pochino un pochino…. Dai….”
Questa domenica non gli si poteva dire di no.
Oggi alle ore 15,45 spaccate l’intera famiglia Ovetti si trasferiva nel parcheggio seminascosto accanto alla loro dimora.
Da destra a sinistra si potevano osservare:
1) mamma Ova e papà Ovo, consci che aspettava loro una faticata colossale;
2) Pica, abbastanza incuriosita di tutto questo trambusto si dedicava a ciucciare un suo giochino seduta sul passeggino;
3) l’Ovetta caschetto in mano guardava la sua bicicletta con paura già diffusa e ripeteva come un mantra “vado solo con la mamma, vado solo con la mamma”;
4) il Monno, caschetto già indossato, seduto sulla sua biciclettina, occhi sprizzanti felicità e sorriso a 99 denti.
Stante che l’anno scorso avevamo già provato a mettere l’Ovetta su una bicicletta con pessimi risultati, quest’anno si opta per levarle immediatamente le ruotine: o la va o la spacca. Il fatto che le ruotine siano poi serrate molto molto strette al telaio e che papà Ovo non disponga della chiave inglese adatta è solo un piccolo intralcio superato con la viva forza.
Nel frattempo il Monno comincia una serie infinita di giri (attesi da quasi un mese) mentre Pica decide di assaggiare la chiave inglese di cui sopra; …trovandola peraltro abbastanza gustosa.
A questo punto mamma Ova, fissata la schiena a 90° comincia a seguire la cucciola (e a grondare di sudore) facendo grandi ovali nel parcheggio.
Nel frattempo il Monno, ignorando totalmente le istruzioni del padre, inanella una serie di cerchi sempre più stretti nello stesso parcheggio dell’Ovetta: le traiettorie dei due ciclisti si intersecano pericolosamente ma incredibilmente non avvengono scontri.
10 minuti dopo mamma Ova ottiene una pausa e papà Ovo cerca di capire perché la postura della piccola sia più simile a quella di una velista di windsurf sulla propria tavola piuttosto che a quella di una bimba in bicicletta. Ci si accorge quindi che la piccola aveva fino a quel momento pedalato con il freno destro sempre ben aderente alla ruota (probabilmente anche l’anno scorso)… ed effettivamente non doveva esser stato facile.
Ad onor del vero da quel momento è sembrato a tutti un pochino più facile e, forse distratti dai progressi dell’Ovetta, forse distratti dal dover moderare il Monno, papà Ovo non si è accorto che Pica, stanca di rimanere sempre a giocare ai margini del parcheggio, aveva deciso che anche lei avrebbe potuto movimentare un mezzo di locomozione e, non trovando nei pressi una spider e nemmeno una cabrio e neanche una moto e neppure una bicicletta, aveva deciso per andarsene in giro spingendo il suo stesso passeggino fino a… tamponar un furgone!
Soprassedendo alla constatazione amichevole, la famiglia ha quindi deciso per intraprendere il viaggio fino in centro paese per un gelato e conseguente ritorno durante il quale a turno un genitore correva a fianco dell’Ovetta (con mano sempre sulla spalla per infonderle fiducia… a lei… mentre i genitori stramazzavano) e l’altro cercava di evitare che il Monno andasse contro i temibilissimi pali della luce.
Durante questa piccola gita inoltre:
1) il Monno è andato addosso tre volte all’Ovetta, due volte ad un’amichetta incontrata sulla via, due volte è salito con le ruote sui piedi di papà e ha chiesto 7 volte scusa senza crederci nemmeno un po’.
2) l’Ovetta ha fatto passi da gigante ma sul rettilineo finale è caduta causa stanchezza e il suo classico pianto ha quindi trovato il modo di esserci.
3) Pica ha assaggiato il gelato (e le è piaciuto) e anche la granita (e le è piaciuta anche questa)… sarebbe indecisa su quale preferire; dovrebbe riassaggiarle.
4) gli anziani genitori stasera andranno a letto molto presto.
Direi che è andata benone. (qui sotto il tamponamento di Pica)
Impe
16 Apr 2014Anche da noi la bici è gettonatissima!!!
Oramai tutti de-rotellinizzati – il più piccolo a 4 anni andava già senza – ricordo le sudate per fare lezione di guida ‘da grandi’: possibilmente a luglio, magari verso le 18.30, con le zanzare che facevano festa, anche noi nel parcheggio vicino a casa….
Che nostalgia…..