Papà Ovo, questa settimana, dice di essere stato in “trasferta di lavoro”; precisamente, e per fare un po’ la vittima, dice di essere stato in Serbia, sommerso da una tempesta di neve con folate di gelo estremo, trasportato da voli Jat effettuati da aeromobili probabilmente della prima guerra mondiale, asserisce di aver trovato gente simpatica ma condizioni di lavoro un “un po’ difficili” mangiando carne a colazione, carne a pranzo e, sorpresa sorpresa, carne a cena.
Mamma Ova ci ha creduto.
L’Ovetta no.
Un giorno della settimana appena trascorsa infatti lei sa di averlo visto vestito di arancione su un’ambulanza tra Monza e Trezzo: immediatamente ha cominciato ad indicare l’ambulanza gridando “Papà! Papà!” ma mamma Ova ha cercato di negare l’evidenza è l’ha portata via impedendo alla piccola di inseguire il mezzo di soccorso a bordo del suo passeggino.
Il giorno successivo lei sa di averlo visto in televisione recitando uno spot pubblicitario non meglio precisato; appena visto il genitore in tv ha ovviamente cominciato a chiamare “Papà! Papà!” e di nuovo mamma Ova ha negato l’evidenza cercando di convincere la cucciola che no, non di papà si trattava.
Venerdi papà Ovo torna a casa, vede la cucciola alle prese con un pezzo di lego giallo ed esclama: “Ciao Ovetta! Come stai? Ti sono mancato?”
La piccola si gira, toglie gli occhi dal suo lego e mi guarda per un momento; sembra dire:”Hai finito di correre in ambulanza e di giocare in tv?”, poi torna ad occuparsi del suo pezzo di lego giallo.
Ora, nel primo caso, effettivamente papà Ovo ha la bizzarra abitudine di vestirsi in arancione di tanto in tanto ed uscire di casa così agghindato…. Ciononostante non è chiaro come la cucciola abbia associato la divisa di soccorritore all’ambulanza sfrecciante sulla provinciale. Ma onestamente giuro di non aver mai dato volto ad alcuna trasmissione televisiva ne spot commerciale!
Notizie in breve.
L’Ovetta ha “scoperto” la gru, la betoniera e i silos del cantiere vicino a casa nostra: ne è sbocciato un amore, presto ne parleremo.
L’Ovetta ha scoperto l’arte culinaria, presto parleremo anche di questo.
Il vocabolario Ovettese si arricchisce di altre 2 parole:
Quaqua = Acqua (termine accompagnato sovente da un ditino che viene gettato in bocca fino in gola… tanto per non esser fraintesi)
Tacu Tacu = Attacco o stacco. Termine utilizzato ultimamente a più non posso e avvolto da mistero per parecchi giorni fintanto che la piccola non ha cominciato a “Tacu tacu” demolendo una splendida costruzione di lego che i 2 genitori si erano dilettati a costruire: non ci siamo rimasti male, però…